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Un dialogo tra Italia e Giappone. Incontriamo i designer Riccardo Nardi e Kaori Shiinanello nuovo studio, all’ombra del Castello Sforzesco. Una mansarda che profuma di design e di familiarità. In mostra, pezzi di design che raccontano la loro storia professionale.
Parliamo di Luce e di ‘Teka’, la lampada in legno e vetro, che racconta l’anima diShiina e Nardi Design.
Riccardo ha lavorato nell’illuminazione, ha vissuto l’epoca delle incandescenze e dei led: “Per progettare una lampada, e studiarne la forma, prioritaria è la sorgente. Oggi ci confrontiamo tutti i giorni con i led, e c’è un forte interesse per la luce d’atmosfera. Cerchiamo più l’effetto scenografico che l’illuminazione diretta”.
“Sai cosa significa Komorebi?”, mi chiede.
“Komorebi è una parola giapponese, descrive quei giochi di chiari e scuri che nascono quando la luce filtra fra i rami in un bosco. Questa è l’idea perfetta di illuminazione. I cambiamenti e i passaggi da luce a ombra sono per i nostri occhi la migliore modalità di visualizzazione”.
La luce, la grande passione di Riccardo incontra le forme e i materiali tanti amati da Kaori. Dall’unione, è nata ‘Teka’, progettata insieme a Slow Wood. Teka è una lampada, un flood a led che emana la luce dalla calotta verso il basso. E porta con se’ il fascino della luce d’atmosfera.
“La genesi racchiude un grande valore manuale: il cuore di Teka è una calotta realizzata con il legno di ciliegio, tornito. Una calotta, un oggetto dal sapore antico tanto quanto prezioso. Un opera d’arte, difficile da utilizzare. Vedendolo, è nata l’idea di valorizzarlo, progettando la lampada: come un involucro realizzato in vetro conmateriali e tecniche ricercate, quasi una teca che possa proteggere l’anima interna. Il legno prende vita e acquista nobiltà” mi spiega Kaori.
La manualità, l’eccellenza dei materiali, la valorizzazione dell’arte sono i principi che guidano il lavoro di Riccardo e Kaori. E, ancora una volta, l’artigianalità giapponese, molto forte, incontra la tecnica made in Italy. È lo spirito con cui è nataJ+L, un evento al femminile che ha coinvolto sei designer giapponese e artiste italiane, Fuori Salone 2013 o Hands on Design, per valorizzare i materiali naturali e le lavorazioni, Fuori Salone 2014.